Nota
culturale
La
TV italiana
La
televisione italiana è nata nel 1954.
Per molti anni dopo la sua nascita, essa[1]
ha avuto un solo canale, controllato dallo stato. Fino al 1975 la pubblicità
veniva fatta solo prima dell’inizio dei programmi principali, verso le nove di
sera. Si presentava una serie consecutiva di sei o sette annunci pubblicitari,
in un breve programma chiamato “Carosello”, ma dopo non c’era nessuna
interruzione degli spettacoli.
Oggi la RAI, o Radiotelevisione italiana, ha tre reti
televisive nazionali, che trasmettono, durante tutto il giorno, numerosi
telegiornali (fra cui, nel pomeriggio, un telegiornale per ragazzi), dibattiti,
film e documentari, spettacoli di varietà, giochi, avvenimenti sportivi in
diretta, rubriche[2]
scientifiche e di attualità.
Tutti i cittadini che hanno la TV sono obbligati a pagare
una tassa annuale con cui viene in parte finanziata[3]
la produzione dei programmi pubblici. Dagli anni ’80 si sono aggiunte[4]
alle reti pubbliche alcune reti private nazionali e numerosissime reti locali.
Le reti private trasmettono sopratutto film, telenovela, serial polizieschi[5],
spettacoli di varietà e giochi a premi[6],
ma ci sono anche dei telegiornali e degli spettacoli sportivi. Si possono
vedere alcuni programmi acquistati in America e doppiati in italiano, come ad
esempio “David Letterman Show”, “e.r.”, “Friends” e “I Simpson”.
Con l’arrivo delle TV private, la pubblicità, come negli
Statu Uniti, interrompe spesso le trasmissioni.