GIULIO CESARE
BIOGRAFIA A FUMETTI
Leggi il fumetto
storico su Giulio Cesare cliccando su :
http://www.ufottoleprotto.com/giulio_cesare_1.htm
L’autore, Umberto
Forlini, racconta la vita di Giulio Cesare attraverso un fumetto storico
animato.
Ci sono 8 tavole.
Dopo averle lette rimetti in ordine le parti della biografia di Giulio Cesare.
Ad ogni numero corrisponde una tavola.
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Dopo due anni
di potere assoluto, Silla si dimise
da dittatore, ristabilendo il governo consolare. Cesare rientrò a Roma solo
quando ebbe notizia della morte di Silla (78 a.C.), e il
suo ritorno coincise con il tentativo di ribellione anti-silliana capeggiato
da Marco Emilio Lepido e bloccato da Gneo Pompeo. Cesare, non fidandosi delle capacità
di Lepido, non partecipò alla
ribellione, e iniziò invece a dedicarsi alla carriera forense come pubblico
accusatore e a quella politica come esponente dei popolari e nemico
dichiarato degli ottimati. Mentre si
recava a Rodi per i suoi studi di filosofia fu
rapito dai pirati, e egli stesso convinse i rapitori a chiedere un riscatto molto alto, in modo da
aumentare così il suo prestigio a Roma. |
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Silla si autoproclamò dittatore
a vita, e iniziò ad eliminare i suoi avversari politici; ordinò a Cesare di
divorziare da Cornelia, poiché non era patrizia, ma Cesare rifiutò e temendo per la sua vita
lasciò Roma, prima ritirandosi in Sabina e poi,
raggiunta la giusta età, partendo per il servizio militare in Asia, come legato di Marco Minucio Termo. Come legato di
Minucio durante l'assedio di Mitilene, Cesare
partecipò per la prima volta ad uno scontro armato, distinguendosi per il suo
coraggio, tanto che gli fu conferita la corona civica, che veniva concessa al
primo che avesse attraversato le mura di una città in battaglia. In seguito
alle riforme promulgate da Silla, a chi fosse stata conferita una corona
militare sarebbe stato garantito l'accesso al Senato. |
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Cesare si recò
egli stesso in Egitto, e qui si impegnò per sostenere Cleopatra, che per la legge egiziana divenne
sua moglie e dalla quale ebbe un figlio, (Cesarione), Dopo esser
stato nominato dictator per 10 anni nel 46 a.C., divenne
l'anno seguente dittatore e Console a vita e fu chiamato Padre della Patria
(Pater Patriae). Sempre nel 46, nella sua
qualità di Pontefice Massimo, promulgò
il calendario giuliano - basato sul ciclo delle stagioni ed
elaborato dall'astronomo egiziano Sosigene di
Alessandria - che fu da
allora il calendario ufficiale di Roma e dei suoi domini (la Chiesa ortodossa tuttora usa il calendario giuliano come proprio
calendario liturgico). Il mese di quintilis fu ribattezzato iulius in suo
onore.
Cesare fu assassinato in Campo Marzio nei pressi del Teatro di Pompeo, (dove si riuniva il Senato dopo che la sua sede era andata
distrutta in un incendio), alle Idi di marzo (15 marzo) del 44 a.C.. Fu
accoltellato (secondo la leggenda con 23 pugnalate) da un gruppo di
cospiratori nostalgici della Repubblica, che mal sopportavano il suo potere
assoluto e lo accusavano di nutrire ambizioni monarchiche. Fra i cospiratori
c'era Bruto, forse suo figlio naturale. Cesare cadde ai piedi della statua di
Pompeo, pronunciando ultime parole Tu quoque,
Brute, fili mi! (in
latino, "Anche tu Bruto, figlio mio!"). |
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Giulio Cesare nacque a Roma il 12 luglio del 100 ACda un'antichissima e
nota famiglia patrizia, la Gens Julia o Iulia, che si diceva discendente da Iulo (o Ascanio),
figlio del principe troiano Enea, secondo il
mito figlio a sua volta di Venere. Ci sono 3 tre possibili
spiegazioni sull'origine del nome Cesar: il primo Cesare
aveva ucciso un elefante (caesai in berbero) in
battaglia, o aveva avuto una folta
capigliatura (dal latino caesaries), oppure degli occhi di color
grigio chiaro (dal latino oculis caesiis). |
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Nel 59 a.C. fu anche governatore della Gallia Narbonese, della Gallia Cisalpina e dell'Illiria. Come
Proconsole in Gallia (58 a.C. - 49 a.C.) ingaggiò la guerra contro vari
popoli. Nel 52 a.C. sconfisse
una coalizione di Galli guidati da Vercingetorige. Il Comandante gallico si trovava assediato ad Alesia, capitale
del suo regno, mentre Cesare lo attaccava cingendo la città con una robusta
palizzata. Nel frattempo un immenso esercito gallico si era radunato e
marciava su Alesia per rompere l'assedio, ma Cesare, avendolo saputo, eresse
una seconda palizzata per coprirsi le spalle. I Galli attaccanti furono in
questo modo duramente sconfitti e Cesare assicurò
a Roma il dominio sull'intera regione. I suoi commentari di queste
campagne sono raccolti nel De Bello Gallico (Sulla guerra gallica). |
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Dopo la liberazione organizzò una spedizione, catturò i
pirati e li fece condannare a morte per crocifissione Dopo aver retto la carica di questore in Spagna (69 a.C.), Cesare fu
eletto Edile curule (aediles curules) nel 65 a.C., pontefice
massimo nel 63 a.C. e pretore nel 62 a.C.. Cesare era stato anche al
servizio del generale Pompeo, con il quale avrebbe più tardi diviso il
potere. Dopo la morte della moglie Cornelia 68 a.C., sposò Pompea, nipote di Silla, per poi divorziare da lei nel 62 a.C. in
seguito a uno scandalo. Nel 61 a.C. Cesare fu
governatore della provincia della Spagna ulteriore, e nel 60 a.C. fu eletto
console. Nel
59 a.C., l'anno del suo consolato, Cesare formò una alleanza strategica con due altri capi politici, Crasso e Pompeo. Crasso era l'uomo più ricco di Roma; Pompeo
era in quel momento il generale con più successi alle spalle. Cesare portò al servizio dell'alleanza la
sua popolarità politica e il suo prestigio. Pompeo sposò Giulia, la figlia di
Cesare. Questo accordo non ufficiale fu poi chiamato dagli storici Primo Triumvirato. |
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Dopo la morte
di Crasso, ucciso nel 53 a.C. durante la guerra contro i Parti, si aprì una spaccatura fra Cesare e
Pompeo, ingigantita anche dalla morte di Giulia, figlia di Cesare nonché
moglie di Pompeo, in seguito al parto. Invitato nel 50 a.C. dal Senato a sciogliere il suo esercito di ritorno
dalla Gallia, Cesare rifiutò provocando lo scoppio della guerra civile Cesare varcò il
fiume Rubicone il 10 gennaio del 49 a.C.. Il 10 luglio del 48 a.C. evitò di poco una catastrofica sconfitta a Dyrrhachium (Durazzo), mentre
la battaglia decisiva ebbe luogo a
Farsalo, il 9 agosto del 48: Cesare
sconfisse il suo ex alleato e amico e fu quindi nominato console per 5 anni, mentre Pompeo fuggì in Egitto, dove fu
poi assassinato da un sicario del re Tolomeo XIII |
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Roma era divisa
in due fazioni contrapposte: gli Optimates,
favorevoli al potere aristocratico, e i Populares o democratici, che sostenevano la possibilità di rivolgersi direttamente
all'elettorato. Pur se di nobili origini, fin dall'inizio della sua carriera
Cesare si schierò dalla parte dei Populares,
scelta sicuramente condizionata dalle convinzioni di suo zio Caio Mario, capo
dei Populares e rivale di Lucio Cornelio
Silla, sostenuto da
aristocrazia e Senato. Nell'86 a.C. il padre
e lo zio Gaio Mario morirono, e
nell'84 Cesare ripudiò la sua
promessa sposa Cossuzia per sposare Cornelia |
PASSATO REMOTO
Completa la seguente tabella cercando i verbi al
passato remoto nella biografia (cerca i verbi evidenziati).
Infinito |
IO |
TU |
LUI/LEI |
NOI |
VOI |
LORO |
nascere |
nacqui |
nascesti |
nacque |
nascemmo |
nasceste |
nacquero |
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COMPRENSIONE DEL TESTO
1. Rispondi alle seguenti domande con Vero/ Falso:
a. Giulio Cesare
uccise un elefante V F
b. I Populares
erano il partito democratico romano V F
c. Silla fu un
Optimates V F
d. Cesare non si
sposò mai V F
e. Cesare fu
eletto Pontefice Massimo nel 63 a.C. V F
f. Cesare uccise
Pompeo V F
g. Cleopatra
divenne la regina di Roma V F
h. Cesare morì di
morte naturale V F