Antonio Meucci

Biografia

Introduzione

 

1) Usi spesso il telefono? Usi più il telefono fisso o il telefonino?

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2) Parli al telefono più per lavoro/studio o per divertimento?

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3) Qual'è il numero che chiami più spesso? Perchè?

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4) Per te è importante avere un telefonino alla moda?

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5) C'è stata un'occasione in cui il telefonino è stato davvero utile e importante? Racconta:

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6) Ricordi com'era la vita prima del telefonino? Immagina di non avere il cellulare per un giorno: cosa cambia nella tua vita?

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Biografia di Antonio Meucci

Antonio Meucci

Tratto e adattato da: http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=1201&biografia=Antonio+Meucci

 

Il grande scienziato italiano Antonio Meucci nacque a San Frediano, il quartiere popolare della città di Firenze, il 13 aprile 1808. La sua era una famiglia povera: non potè completare gli studi presso l'Accademia di Belle Arti e iniziò a lavorare molto giovane; svolse varie professioni, da quella di impiegato doganiere, a quella di meccanico di teatro. Nell'ambiente teatrale incontrò Ester Mochi, sarta, che diventerà sua moglie.

 

Antonio Meucci si appassionò fin da giovane all'elettricità fisiologica e animale. Seguì anche la politica: fu coinvolto nei moti rivoluzionari del 1831 e, a causa delle sue convinzioni politiche e per le sue idee liberali e repubblicane fu costretto a lasciare il granducato di Toscana. Dopo lunghe peregrinazioni nello Stato Pontificio e nel Regno delle Due Sicilie, Meucci emigrò a Cuba, dove continuò a lavorare come meccanico teatrale. Nel 1850 si trasferì negli Stati Uniti, stabilendosi nella città di New York.

 

A New York Meucci aprì una fabbrica di candele. Qui incontrò Giuseppe Garibaldi, il quale lavorò per lui: tra i due naque un'importante amicizia.

Meucci portava avanti i suoi studi sull'apparecchio telefonico già da tempo, ma fu nel 1856 che l'invenzione venne completata con la realizzazione di un primo modello: l'esigenza era quella di mettere in comunicazione il suo ufficio con la camera da letto, dove la moglie era gravemente malata.

Lo scienziato Meucci aveva le idee chiare, tuttavia mancavano i mezzi economici per sostenere la propria attività. La fabbrica di candele fallì e Meucci cercò finanziamenti presso facoltose famiglie in Italia, ma non ottenne i risultati desiderati.

Ben presto mancarono i soldi anche per la propria sussistenza: Meucci potè contare solo sull'aiuto e la solidarietà di altri emigrati italiani conosciuti.

Gli accadde inoltre di rimanere vittima di un incidente su una nave: Meucci fu costretto a letto per mesi. La moglie Ester dovette vendere tutte le attrezzature telefoniche a un rigattiere per soli 6 dollari.

 

Meucci non si perse d’animo e nel 1871 decise di richiedere il brevetto per la propria invenzione, che chiamò "teletrofono". Il problema economico si ripresentò: con i 20 dollari che aveva disposizione non potè nemmeno permettersi di pagare l'assistenza dell'avvocato che ne esigeva 250. La strada alternativa era quella di ottenere una sorta di brevetto provvisorio, il cosiddetto caveat, che andava rinnovato ogni anno al prezzo di 10 dollari. Meucci riuscì a pagare la somma solo fino al 1873.

[...]

Nel 1876 Alexander Graham Bell presentò domanda di brevetto per il suo apparecchio telefonico. Gli anni successivi della vita di Meucci saranno spesi in lunghe lotte in tribunale per rivendicare la paternità dell'invenzione.

Meucci trovò una sponsorizzazione da parte della Globe Company, che intraprese una causa con la Bell Company per infrazione del brevetto. La causa terminò il 19 luglio 1887 con una sentenza che, pur riconoscendo alcuni meriti ad Antonio Meucci, diede ragione a Bell. [...] In sintesi la sentenza affermava che Meucci avrebbe inventato il telefono, ma non quello elettrico.

 

Antonio Meucci morì all'età di 81 anni, il 18 ottobre 1889, poco prima che la società Globe presentasse ricorso contro la sentenza. La Corte Suprema statunitense decise per l'archiviazione del caso. Per oltre un secolo, ad eccezione dell'Italia, Bell fu considerato l'inventore del telefono.

Il giorno 11 giugno 2002 il congresso degli Stati Uniti ha ufficialmente riconosciuto Antonio Meucci come primo inventore del telefono.


il quartiere: un’area della città

svolse: (svolgere), fare, portare a termine

la sarta: donna che produce vestiti

le peregrinazioni: l’andare di qua e di là

stabilendosi: (stabilirsi) abitare, rimanere

la fabbrica: luogo in cui si svolge una produzione industriale

le candele: cilindro di cera che si accende per illuminare.

l'esigenza: necessità, bisogno

fallì: (fallire) non riuscire, non avere successo

facoltose: ricche

la sussistenza: vita, esistenza

la nave: imbarcazione, mezzo di trasporto da usare nell’acqua

il rigattiere: persona che compra e vende oggetti usati

non si perse d’animo: non si disperò, non si lasciò andare

il brevetto: patente che decide la paternità di un’invenzione

permettersi: concedersi la possibilità economica

provvisorio: temporaneo, non permanente

le lotte: conflitti, scontri, liti

tribunale: sala in cui vengono celebrati i processi giudiziari

ricorso: richiesta ad un tribunale di cambiare un giudizio precedente

 

Riordina le frasi cronologicamente. Metti i verbi dal passato remoto al presente storico:

 

Meucci riuscì (riesce)a pagare il caveat solo fino al 1873.

 

Nel 1850 si trasferì (_________________) negli Stati Uniti, stabilendosi nella città di New York.

 

nel 1856 realizzò (_________________) il primo modello di telefono.

 

Nel 1876 Alexander Graham Bell presentò (_________________)domanda di brevetto per il suo apparecchio telefonico.

 

Il giorno 11 giugno 2002 il congresso degli Stati Uniti ha ufficialmente riconosciuto Antonio Meucci come primo inventore del telefono.

Gli accadde (_________________) inoltre di rimanere vittima di un incidente su una nave.

 

Il grande scienziato italiano Antonio Meucci nacque (_________________) a San Frediano, il quartiere popolare della città di Firenze, il 13 aprile 1808.

 

Antonio Meucci morì (_________________) all'età di 81 anni, il 18 ottobre 1889.

 

Antonio Meucci seguì (_________________) anche la politica: fu coinvolto (_________________) nei moti rivoluzionari del 1831.

 

A New York Meucci incontrò (_________________) Giuseppe Garibaldi.

 

Meucci nel 1871 decise (_________________) di richiedere il brevetto per la propria invenzione, che chiamò (_________________) "teletrofono".

 

La causa tra Meucci e Bell terminò (_________________) il 19 luglio 1887 con una sentenza che diede (_________________) ragione a Bell.

 

 

Comprensione:

 

1)     Dove e quando è nato Antonio Meucci?

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2)     Come si chiama sua moglie e che lavoro fa?

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3)     Quali sono le passioni di Meucci?

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4)     Perchè Meucci è costretto ad emigrare?

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2) Dove emigra e che lavoro fa?

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3) Con chi ha contatti a New York?

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4) Perché un telefono era utile per Meucci? Con chi doveva comunicare e perchè?

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5) Perchè Meucci non ottiene un brevetto per la sua invenzione?

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6) Oggi chi è considerato l’inventore del telefono?

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Attività:

Meucci ha avuto tanti problemi e sfortune. Elencale:

1)

2)

3)

4)

 

Adesso pensa ad un episodio in cui tu sei stato sfortunato e raccontalo nella tua autobiografia al passato remoto.

Es.: “Una volta decisi di fondare una fabbrica di candele. Spesi tutti i miei soldi e ci misi molto tempo, ma le mie candele erano bellissime. Poi ci fu un grande incendio e tutte le candele si sciolsero!”

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