di Haxhia Uliana,Lumia Maria,Naddeo Emily, Strada Jasmine,Ticozzelli Erika
Titolo : Il diario di Anna Frank
Autore: Anna Frank
Anna Frank è una ragazza tedesca di origine ebrea, nata a Francoforte nel 1929, che, prima di morire a soli 16 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen, ci insegna il valore della bontà nonostante il mondo disumano in cui si trova a vivere. Perseguitati dai tedeschi, per la loro origine ebraica, lei, la sua famiglia e in seguito la famiglia Van Daan e il Dottor Dussel, furono costretti a stare nascosti in un alloggio segreto, fino a quando furono scoperti dalle SS. Arrestati e portati nei campi di concentramento, la madre di Anna morì di consunzione, e un anno più tardi morirono Margot e Anna di tifo. Tre settimane dopo la loro morte (1954) gli inglesi liberarono Bergen Belsen. Il diario di Anna Frank, fu trovato nell'alloggio segreto e consegnato dopo la guerra al padre di Anna, unico superstite della famiglia. Fu pubblicato ad Amsterdam nel 1947, col titolo originale Het acherhuiscil (il retrocasa).
Riassunto:
La vicenda comincia il 12 giugno 1942, il giorno di compleanno di Anna dove le viene regalato un diario. Anna è una ragazza di 13 anni, di origine ebrea. La sua è un'agiata famiglia e il padre esercitava la professione di banchiere. Costretti a trasferirsi ad Amsterdam per sfuggire alle persecuzioni (1942), dopo l'occupazione tedesca dell'Olanda, Anna e i suoi famigliari si sistemarono in un alloggio segreto che si trovava sopra una vecchia fabbrica di spezie. A loro si unirono la famiglia Van Daan e il Dottor Dussel. La loro non fu una convivenza felice, poiché erano costretti a vivere nascosti e segregati in locali piccolissimi, scomodi e molto freddi. Fu un'esperienza molto dura soprattutto per i tre ragazzi: Anna, Margot sua sorella, e Peter figlio dei signori Van Daan. Erano troppo spesso tristi e desiderosi di libertà. Anna, nei due anni di segregazione, decide di scrivere un diario, in cui racconta le sue gioie, i suoi dolori, le sue speranze. Racconta fatti spesso banali: le discussioni sul cibo, sull'uso del bagno, le piccole insofferenze tra persone costrette a vivere troppo vicine. Lei scrive ogni lettera per un'amica immaginaria, che non esiste: Kitty; emerge un prepotente spirito libero, senza età: sembra di poter vedere un'anima matura in un corpo di bambina, fiduciosa nell'avvenire, nella bontà dell'uomo. Spesso parla di Peter, il ragazzo di cui pian piano si accorge di essersi innamorata. Non riesce quasi più a trovare un minimo di equilibrio in quell' ambiente: il padre sembra allontanarsi da lei, la madre solo un'amica e nulla riguardo all'affetto materno, la sorella disperata quanto lei, il sig. Van Daan noioso, la sig. Van Daan sempre pronta a criticare ad ogni pretesto... Costretta a dividere la stanza col dottor Dussel, non aveva più uno spazio letteralmente suo, solo il diario, suo e di nessun altro. Studiava molto, le sue passioni si basavano sulla storia, sul francese e sulle materie letterarie, ma odiava la matematica. Per Anna in quel suo ambiente non vi era nulla di speciale, se non la sera, quando andava in soffitta da Peter, per il quale provava un sentimento d'amore da lui contraccambiato. A seguito di una segnalazione spionistica, il 4 agosto 1944 un tedesco e quattro olandesi, fecero irruzione all'alloggio segreto: tutti i rifugiati clandestini furono arrestati e l'alloggio fu saccheggiato e perquisito dalla GESTAPO. Qualche giorno dopo, il gruppo di rifugiati fu avviato a Westerbork, il più grande campo di concentramento in Olanda. Il 2 settembre 1944 i Frank furono condotti ad Auschwitz, dove il padre venne separato dalle figlie e dalla moglie, che da lì a poco, morì di consunzione. Nel febbraio 1945 Anna e Margot si ammalarono di tifo, e in marzo Anna morì, pochi giorni dopo sua sorella. Furono entrambe sepolte in una fossa comune. Tre settimane dopo le truppe inglesi liberarono Bergen Belesn.
Anna, Margot, Petre, la madre di Anna, il padre di Anna, il signore e la signora Van Daan, il Dottor Dussel, Elli, Miep, Kraler, Koophuis.
Spazio : gli ambienti in cui si svolge la vicenda, sono sempre gli stessi, quelli riguardanti l'interno dell'alloggio segreto: camere, soffitta, bagno, cucina e il vecchio ufficio.
Tempo: il romanzo è stato scritto tra il 1942 e il 1944, nel pieno della seconda guerra mondiale.
Stile : il linguaggio usato è molto semplice e scorrevole, caratteristico di una ragazza adolescente.
Narratore: ovviamente il narratore di tutte le vicende è la stessa Anna, che ha scritto il suo diario (=narratore interno).
Tematiche: questo romanzo riesce a raccontare, anche se in modo drammatico, la crudeltà cui l'uomo stesso sottopone i suoi simili, facendo però risaltare i desideri e le piccole gioie di quei ragazzi che, a loro tempo, sarebbero dovuti diventare uomini migliori, che si sarebbero schierati contro la crudeltà e l'ingiustizia, per costruire un mondo migliore. Anna col suo diario dà al lettore la possibilità di diventare una di queste persone: pacifica, comprensiva e solidale.
Commento : è una storia vera, che mostra tutti i suoi lati positivi e negativi dell'esistenza umana. Questo romanzo è molto bello e triste allo stesso tempo, perché la descrizione di Anna, bello perché ci fa capire veramente il senso della vita, affrontato da una ragazza di soli 13/16 anni. Triste perché tutti i desideri, tutte le idee che appartenevano ad Anna, sono state distrutte, buttate all'aria, per il semplice fatto che lei, ragazza innocente, era di origini ebree.
Domande sul testo
1. Dove è nata Anna?
2. In che anno è nata?
3. Che cosa è successo in quel periodo in
Germania?
4. Perché la sua famiglia era perseguitata?
5. Quanti anni aveva quando è morta?
6. Che cosa è stato trovato nell’alloggio
segreto?
7. Quando ha cominciato a scrivere il diario?
8. È stata un’esperienza facile per i
ragazzi? Perché no?
9. Che cosa ha raccontato nel suo diario?
10. A chi ha scritto nel diario?
11. Di che cosa ha parlato spesso?
12. Perché ha scritto questo diario?
II. Domande tematiche e di stile
1. Dove ha avuto luogo la vicenda?
2. In che stile ha scritto Anna?
3. In che anni ha scritto il diario Anna?
4. Perché si definisce il narratore, interno?
5. Che cosa riesce a raccontare questo
romanzo/diario?
6. Quali sono i lati positivi e negativi?