La furbizIa come

“intelligenzA” ed “intraprendenza”

nella

letteratura ITALIANA

(Attività con il periodo ipotetico della possibilità)

 

Vocabolario preliminare

Imparate bene questi nuovi vocaboli prima di completare le attività. Potete anche aggiungere in questa tabella altre parole che avete imparato.

celeste

heavenly

laica

lay / laical

confronto

comparison

mercanti

merchants

doti

endowment/qualities

peccato

sin

feudale

feudal

predecessori

predecessors

forza

force

sentimenti

feeling

guida

guide

soprannaturale

supernatural

ingegno

Intelligence

spinti (v. spingere)

pushed

intraprendenza

enterprise

tenacia

tenacity/perseverance

irrompere

to break into

terrena

earthly

 

I.        Domande con l’uso del vocabolario. Rispondi alle seguenti domande con frasi complete.

1.      Quali sono le tue doti?

2.      Credi nelle forze soprannaturali?

3.      Sei una persona dotata di intraprendenza?

4.      Hai bisogno di essere spinto/-a a fare alcune cose che vorresti ma non hai il coraggio di fare?

5.      Se fossi un mercante, che cosa venderesti?

 

 

I dieci giovani protagonisti del Decameron in un dipinto di John William Waterhouse, A Tale from Decameron, 1916, Lady Lever Art Gallery, LiverpoolLa furbizia nella letterarura italiana è stato un elemento molto frequente fin dagli inizi della letteratura in “volgare”.  Giovanni Boccaccio (1310-1375) nel Decameron (1349-1351), una raccolta di cento novelle, esalta dell’uomo le sue doti e le capacità del sapere vivere a confronto con le principali forze che muovono l'umanità: l'amore, l'ingegno, la fortuna.

In una dimensione tutta terrena e laica i protagonisti nel Decameron, ignorano il dramma del peccato, così come è inteso dai predecessori Dante e Petrarca, e divengono artefici responsabili della propria vita solo di fronte a se stessi, non più di fronte a Dio.

<- (I dieci giovani protagonisti del Decameron in un dipinto di John William Waterhouse, A Tale from Decameron, 1916, Lady Lever Art Gallery, Liverpool.)

I personaggi del Decamerone agiscono inoltre spinti dall'amore che, sia come pura e semplice passione carnale, sia come elevato sentimento, viene perfino legittimato in quanto forza tutta naturale e terrena.  La loro guida è l'intelligenza, intesa come sapiente, pronta, energica e sagace capacità e volontà di dominare se se stessi e la realtà, di agire e reagire, anche con la sola parola, in tutte quelle imprevedibili o casuali circostanze, che sorprendono la vita, e che il Boccaccio chiama Fortuna. Forza della natura, evento storico, o causale e di per sé insignificante avvenimento, la Fortuna nel Decameron si configura assolutamente terrena e laica rispetto alla celeste, soprannaturale e provvidenziale guida delle cose umane, propria della tradizione culturale medioevale e dantesca.

Così, per la prima volta nella letteratura europea, irrompe in queste cento novelle, con tutta la sua esuberante e ricchissima vitalità, la civiltà italiana dei mercanti (da Dante disprezzata e da Petrarca ignorata) che, da veri «eroi dell'intraprendenza e della tenacia umana», tra Duecento e Trecento, muovono alla conquista dell'Europa e dell'Oriente. Gli ideali e i gusti della nuova aristocrazia borghese fiorentina (aristocrazia non più di sangue, come nell'antico mondo feudale, ma di spirito), scorrono all'interno di questa immensa e suggestiva galleria in cui è ritratta, dall'antichità all'alto Medio Evo, dall'Italia alla Francia, alle Fiandre e all'Inghilterra fino al lontano Oriente, l'umanità.

Testo adattato da: http://www.italialibri.net/opere/decameron.html

 

II.      Domande di comprensione. Rispondi alle seguenti domande con frasi complete.

1.      Da quello che hai letto, che cosa sai dire del Decamerone e dei suoi personaggi?

2.      Che cosa muove il mondo del Decamerone?

3.      Che cosa è secondo Boccaccio la Fortuna?

4.      Quale classe sociale emerge ai tempi del Decamerone?

5.      Tu credi alla Fortuna come ci credeva Boccaccio?

 

III.    Attività di gruppo

Prova ad immaginare con i tuoi compagni quello che faresti se vivessi ai tempi del Decamerone. Che cosa indosseresti? Come ti sposteresti da un posto ad un altro?

Come comunicheresti con gli amici? Eccetera. Nel vostro gruppo fate domande e fornite le risposte che poi condividerai con la classe.  Usa il periodo ipotetico del 2° tipo |se + imperfetto congiuntivo| + |Condizionale|.

 

IV.   Scrittura.  Dal testo che hai letto, che cosa hai capito della “furbizia” come “intelligenza” ed “intraprendenza”.  Potresti fare degli esempi con i tempi moderni?