Pinocchio, appena che ebbe detto
__________________addio al suo buon amico Tonno, si mosse brancolando in mezzo
a quel buio, e cominciò a camminare a tastoni dentro il corpo del Pesce-cane,
avviandosi un passo dietro l'altro verso quel piccolo chiarore che vedeva
baluginare lontano lontano.
E nel camminare sentì che i suoi piedi
sguazzavano in una pozzanghera d'acqua grassa e sdrucciolona, e quell'acqua
sapeva di un odore così acuto di pesce fritto che gli pareva di essere a mezza
quaresima.
E più andava avanti, e più il chiarore
si faceva rilucente e distinto: finché, cammina cammina, alla fine arrivò: e
quando fu arrivato__________________... che cosa trovò? Ve lo do a
indovinare in mille: trovò una piccola tavola apparecchiata, con sopra una
candela accesa infilata in una bottiglia di cristallo verde, e seduto a tavola
un vecchiettino tutto bianco, come se fosse di neve o di panna montata, il
quale se ne stava lì biascicando alcuni pesciolini vivi, ma tanto vivi, che
alle volte mentre li mangiava, gli scappavano perfino di bocca.
A quella vista il povero Pinocchio
ebbe un'allegrezza così grande e così inaspettata, che ci mancò un'ette non cadesse in delirio. Voleva ridere, voleva piangere,
voleva dire un monte di cose; e invece mugolava confusamente e balbettava delle
parole tronche e sconclusionate. Finalmente gli riuscì di cacciar fuori un
grido di gioia e spalancando le braccia e gettandosi al collo del vecchietto,
cominciò a urlare:
- Oh! babbino mio! finalmente vi ho
ritrovato! Ora poi non vi lascio più, mai più, mai più!
- Dunque gli occhi mi dicono il vero?
- replicò il vecchietto stropicciandosi gli occhi, - Dunque tu se' proprio il
mi' caro Pinocchio?
1. Dove era Pinocchio in questa scena?
2. Che cosa c’era nello stomaco della balena?
3. Come si chiamava la balena?
4. Chi trovò Pinocchio dentro?
5. Chi era l’amico di Pinocchio che lo portò
vicino alla balena?
II. Leggete il dialogo fra Geppetto e Pinocchio e
fate un piccolo riassunto. Scrivete una frase per ogni soggetto e ogni verbo
usando il passato prossimo.
- Sì, sì, sono io, proprio io! E voi
mi avete di già perdonato, non è vero? Oh!
babbino mio, come siete buono!... e pensare che io, invece... Oh! ma se sapeste
quante disgrazie mi son piovute sul capo e quante cose mi son andate per
traverso! Figuratevi che il giorno che voi, povero babbino, col vendere la
vostra casacca mi compraste l'Abbecedario per andare a scuola, io scappai a
vedere i burattini, e il burattinaio mi voleva mettere sul fuoco perché gli
cocessi il montone arrosto, che fu quello poi che mi dette cinque monete d'oro,
perché le portassi a voi, ma io trovai la Volpe e il Gatto, che mi condussero
all'osteria del Gambero Rosso dove mangiarono come lupi, e partito solo di
notte incontrai gli assassini che si messero a corrermi dietro, e io via, e
loro dietro, e io via e loro sempre dietro, e io via, finché m'impiccarono a un
ramo della Quercia grande, dovecché la bella Bambina dai capelli turchini mi
mandò a prendere con una carrozzina, e i medici, quando m'ebbero visitato__________________,
dissero subito: "Se non è morto, è segno che è sempre vivo", e allora
mi scappò detto una bugia, e il naso cominciò a crescermi e non mi passava più
dalla porta di camera, motivo per cui andai con la Volpe e col Gatto a
sotterrare le quattro monete d'oro, che una l'avevo spesa all'osteria, e il
pappagallo si messe a ridere, e viceversa di duemila monete non trovai più
nulla, la quale il giudice quando seppe che ero stato derubato, mi fece subito
mettere in prigione, per dare una soddisfazione ai ladri, di dove, col venir
via, vidi un bel grappolo d'uva in un campo, che rimasi preso alla tagliola e
il contadino di santa ragione mi messe il collare da cane perché facessi la
guardia al pollaio, che riconobbe la mia innocenza e mi lasciò andare, e il
Serpente, colla coda che gli fumava, cominciò a ridere e gli si strappò una
vena sul petto e così ritornai alla Casa della bella Bambina, che era morta, e
il Colombo vedendo che piangevo mi disse: "Ho visto il tu' babbo che si
fabbricava una barchettina per venirti a cercare", e io gli dissi:
"Oh! se avessi l'ali anch'io", e lui mi disse: "Vuoi venire dal
tuo babbo?", e io gli dissi: "Magari! ma chi mi ci porta", e lui
mi disse: "Ti ci porto io", e io gli dissi: "Come?", e lui
mi disse: "Montami sulla groppa", e così abbiamo volato tutta la
notte, e poi la mattina tutti i pescatori che guardavano verso il mare mi
dissero: "C'è un pover'uomo in una barchetta che sta per affogare", e
io da lontano vi riconobbi subito, perché me lo diceva il core, e vi feci cenno
di tornare alla spiaggia...
1. Pinocchio/vendere
2. I burattini/mettere
3. La Volpe e il Gatto/andare
4. La Bella Bambina dai capelli turchini/arrivare
5. I medici/entrare
6. Il Giudice/mandare
7. Il Colombo/aiutare
8. Geppetto/cercare
9. Pinocchio e il colombo/volare
10. Pinocchio/trovare
III. Sottolineate ogni verbo all’imperfetto e
aggiungete un’altra descrizione alla favola.
- Ti riconobbi anch'io, - disse
Geppetto, - e sarei volentieri tornato alla spiaggia: ma come fare? Il mare era
grosso e un cavallone m'arrovesciò la barchetta. Allora un orribile Pesce-cane
che era lì vicino, appena m'ebbe visto __________________nell'acqua
corse subito verso di me, e tirata fuori la lingua, mi prese pari pari, e
m'inghiottì come un tortellino di Bologna.
______________________________________________________________
- E quant'è che siete chiuso qui
dentro? - domandò Pinocchio.
- Da quel giorno in poi, saranno
oramai due anni: due anni, Pinocchio mio, che mi son parsi due secoli!
- E come avete fatto a campare? E dove
avete trovata la candela? E i fiammiferi per accenderla, chi ve li ha dati?
- Ora ti racconterò tutto. Devi dunque
sapere che quella medesima burrasca, che rovesciò la mia barchetta, fece anche
affondare un bastimento mercantile. I marinai si salvarono tutti, ma il
bastimento colò a fondo e il solito Pesce-cane, che quel giorno aveva un
appetito eccellente, dopo aver inghiottito me, inghiottì anche il bastimento...
______________________________________________________________
- Come? Lo inghiottì tutto in un
boccone?... - domandò Pinocchio maravigliato.
- Tutto in un boccone: e risputò
solamente l'albero maestro, perché gli era rimasto fra i denti come una lisca.
Per mia gran fortuna, quel bastimento era carico di carne conservata in
cassette di stagno, di biscotto, ossia di pane abbrostolito, di bottiglie di
vino, d'uva secca, di cacio, di caffè, di zucchero, di candele steariche e di
scatole di fiammiferi di cera. Con tutta questa grazia di Dio ho potuto campare
due anni: ma oggi sono agli ultimi sgoccioli: oggi nella dispensa non c'è più
nulla, e questa candela, che vedi accesa, è l'ultima candela che mi sia
rimasta...
- E dopo?...
- E dopo, caro mio, rimarremo tutt'e
due al buio.
- Allora, babbino mio, - disse
Pinocchio, - non c'è tempo da perdere. Bisogna pensar subito a fuggire...
- A fuggire?... e come?
- Scappando dalla bocca del Pesce-cane
e gettandosi a nuoto in mare.
- Tu parli bene: ma io, caro
Pinocchio, non so nuotare.
- E che importa?... Voi mi monterete a
cavalluccio sulle spalle e io, che sono un buon nuotatore, vi porterò sano e
salvo fino alla spiaggia.
- Illusioni, ragazzo mio! - replicò
Geppetto, scotendo il capo e sorridendo malinconicamente. - Ti par egli
possibile che un burattino, alto appena un metro, come sei tu, possa aver tanta
forza da portarmi a nuoto sulle spalle?
- Provatevi e vedrete! A ogni modo, se
sarà scritto in cielo che dobbiamo morire, avremo almeno la gran consolazione
di morire abbracciati insieme.
E senza dir altro, Pinocchio prese in
mano la candela, e andando avanti per far lume, disse al suo babbo:
- Venite dietro a me, e non abbiate
paura. E così camminarono un bel pezzo, e traversarono tutto il corpo e tutto
lo stomaco del Pesce-cane. Ma giunti che furono al punto dove cominciava la
gran gola del mostro, pensarono bene di fermarsi per dare un'occhiata e
cogliere il momento opportuno alla fuga.
Ora bisogna sapere che il Pesce-cane,
essendo molto vecchio e soffrendo d'asma e di palpitazione di cuore, era
costretto a dormir a bocca aperta: per cui Pinocchio, affacciandosi al
principio della gola e guardando in su, poté vedere al di fuori di quell'enorme
bocca spalancata un bel pezzo di cielo stellato e un bellissimo lume di luna.
- Questo è il vero momento di
scappare, - bisbigliò allora voltandosi al suo babbo. - Il Pescecane dorme come
un ghiro: il mare è tranquillo e ci si vede come di giorno. Venite dunque,
babbino, dietro a me e fra poco saremo salvi.
Detto fatto, salirono su per la gola
del mostro marino, e arrivati in quell'immensa bocca cominciarono a camminare
in punta di piedi sulla lingua; una lingua così larga e così lunga, che pareva
il viottolone d'un giardino. E già stavano lì lì per fare il gran salto e per
gettarsi a nuoto nel mare, quando, sul più bello, il Pesce-cane starnutì, e
nello starnutire, dette uno scossone così violento, che Pinocchio e Geppetto si
trovarono rimbalzati all'indietro e scaraventati novamente in fondo allo
stomaco del mostro.
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Nel grand'urto della caduta la candela
si spense, e padre e figliuolo rimasero al buio.
- E ora?... - domandò Pinocchio
facendosi serio.
- Ora ragazzo mio, siamo bell'e
perduti.
- Perché perduti? Datemi la mano,
babbino, e badate di non sdrucciolare!...
- Dove mi conduci?
- Dobbiamo ritentare la fuga. Venite
con me e non abbiate paura.
Ciò detto, Pinocchio prese il suo
babbo per la mano: e camminando sempre in punta di piedi, risalirono insieme su
per la gola del mostro: poi traversarono tutta la lingua e scavalcarono i tre
filari di denti. Prima però di fare il gran salto, il burattino disse al suo
babbo:
- Montatemi a cavalluccio sulle spalle e abbracciatemi
forte forte. Al resto ci penso io.
Appena Geppetto si fu accomodato
__________________per bene sulle spalle del figliuolo, Pinocchio, sicurissimo
del fatto suo, si gettò nell'acqua e cominciò a nuotare. Il mare era tranquillo
come un olio: la luna splendeva in tutto il suo chiarore e il Pesce-cane
seguitava a dormire di un sonno così profondo, che non l'avrebbe svegliato
nemmeno una cannonata.
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1.
Come scapparono Geppetto e
Pinocchio?
1.2.
Perché
Geppetto aveva paura?
1.3.
Che
cosa fece Pinocchio?
1.4.
Secondo
te, Pinocchio era cambiato?
1.5.
Descrivi
Pinocchio in questa scena.
1.6.
Pinocchio
diventò un bravo ragazzo?
IV. Scrivete la fine della
favola. Siate creativi!
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