I. Oggi in
Italia
Cosa significa l’espressione
<<Coppie di fatto>>? Che ne pensi tu?
L'aula di Montecitorio
ROMA - Non è casuale la scelta del
cardinal Ruini di sferrare proprio oggi un nuovo, durissimo, attacco contro la
possibilità che anche l'Italia si doti di una legislazione ad hoc per la tutela
delle coppie di fatto. E' iniziata infatti questo pomeriggio nell'aula
di Montecitorio la tanto attesa (e prevedibilmente accesa) discussione sulle
mozioni relative alle unioni di fatto.
Per il momento la partenza, come spesso accade, è stata in sordina: in
Parlamento all'avvio dei lavori erano presenti solo pochi deputati durante
l'illustrazione dei testi presentati sia dall'opposizione che dalla
maggioranza. Seduti nei banchi dei due schieramenti, alcuni dei parlamentari
che sono stati finora in prima fila (pro o contro) nel dibattito: Titti De
Simone per Rifondazione, Franco Grillini dei Ds, il "teodem" Enzo
Carra, l'ex ministro dell'Udc Carlo Giovanardi. Per il governo, presente in
aula il ministro della Famiglia Rosi Bindi. Formalmente, infatti, i documenti
presentati vertono sulla famiglia.
Complessivamente in discussione ci sono sette mozioni, alle quale dovrebbe
aggiungersene un'ottava. Tra i testi favorevoli alle coppie di fatto quelli
presentati da Rosa nel pugno e Rifondazione, ai quali dovrebbe aggiungersene
uno di tutta l'Unione. I provvedimenti contrari portano invece la firma di
parlamentari di Udeur, Udc, Forza Italia, An e Lega.
Quest'ultimi insistono soprattutto sul fatto che i diritti dei bambini nati
fuori dal matrimonio sarebbero già riconosciuti a sufficienza e che
"esistono già nel nostro ordinamento norme civilistiche che, pur
suscettibili di eventuali migliorie, già consentono di disciplinate e
tutelare" i diritti dei conviventi. I fautori dei Pacs sottolineano invece
la necessità di "promuovere il superamento di quegli ostacoli che impediscono
attualmente alle coppie di fatto l'esercizio della facoltà di predeterminare
gli aspetti patrimoniali e non della convivenza", e "esplicare alcuni
elementari diritti" come il subentro nell'affitto in caso di morte,
l'eredità.
(22 gennaio 2007)
II.
Opinioni diverse: Sottolineate tutto il vocabolario utile per il nostro modulo,
La Famiglia.
22 gennaio 2007 17.08 |
CEI |
RUINI: ATTENZIONE A FAMIGLIA |
|
A proposito del dibattito sulle “unioni di fatto”, il
card. Ruini ha ricordato quanto afferma la Nota dottrinale della
Congregazione per la dottrina della Fede del 24 novembre 2002, secondo la
quale “alla famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra persone di sesso
diverso non possono essere equiparate in alcun modo altre forme di
convivenza, né queste possono ricevere in quanto tali riconoscimento legale”.
“Da noi infatti – ha poi aggiunto - la famiglia svolge un grandissimo ruolo
sociale e dà un contributo particolarmente elevato all'educazione dei figli.
Al contempo siamo da molti anni alle prese con una gravissima crisi della
natalità, che minaccia il futuro del nostro Paese”. “Preoccupazioni comuni e
primarie dei responsabili della cosa pubblica dovrebbero essere quindi –
secondo Ruini - il sostegno della famiglia legittima fondata sul
matrimonio... e la rimozione di tutti quegli ostacoli di ordine pratico (a
proposito dell'alloggio, del lavoro giovanile e della sua stabilità, delle
strutture di accoglienza per i bambini più piccoli...), o anche giuridico e
fiscale, che dissuadono le giovani coppie dal contrarre matrimonio e dal
generare dei figli, senza per questo forzare in alcun modo la libertà delle
scelte personali di ciascuno”. |
UNIONI FATTO/ MORONI: ESTENDERE
DIRITTI NON E' ATTACCO A FAMIGLIA
"Nessuno intende sottrarre diritti a chi
già li possiede"
22-01-2007 18:28
Roma, 22 gen.
(APCom) - "Estendere la sfera dei diritti a chi oggi non li ha, non
significa attaccare l'istituto della famiglia. È compito della politica
riconoscere delle situazioni che di fatto vivono nella società. Nessuno ha
intenzione di sottrarre diritti a chi già li possiede, bisogna dare delle
risposte a quanti vivono in condizioni difficili e non riconosciute". È
quanto sostiene l'onorevole Chiara Moroni, vice presidente dei parlamentari di
Forza Italia ed esponente dell'area laica del partito.
Esempio: È possibile
che, Immagino che, È male che, Penso che, È necessario che.....
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III. Nuovi
ruoli e questioni per le famiglie moderne
FAMIGLIA/ BINDI: DOPPIO COGNOME?
CI SI ADEGUA ALLA REALTA'
'Se c'è una figura centrale nelle famiglie è
quella materna'
22-01-2007 10:48
Roma, 22 gen.
(Apcom) - Il ministro alle politiche per la Famiglia Rosy Bindi ha ribattuto
alle critiche suscitate dalla riforma del 'doppio cognome' sostenendo che
"finalmente ci si adegua alla realtà".
"Come si può
pensare che una famiglia è messa a rischio perché può essere trasmesso il
cognome della madre?", si è domandata Bindi intervenendo questa mattina ai
microfoni di 'Radio24'. "Se c'è una figura centrale nelle famiglie
italiane è quella delle madri, non capisco perché debba essere nascosta",
ha detto, "finalmente ci si adegua alla realtà". Bindi ha definito
una "battuta amena" le critiche di Carlo Giovanardi (Udc), secondo il
quale la riforma - approvata solo dalla commissione Giustizia del Senato -
scardinerebbe tradizioni secolari.
Il ministro Bindi
ha poi affermato che avrebbe preferito la "obbligatorietà dei due
cognomi". "Sono già contenta di quello che ha approvato la
commissione", ha detto Bindi alla trasmissioni 'Viva voce', "anche se
avrei preferito l'obbligatorietà dei due cognomi", perché così
"finirà per prevalere quella del padre".
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