LA
FAMIGLIA dal film di Ettore Scola
Il film La Famiglia di Ettore Scola descrive
la storia di una famiglia borghese dall’inizio del Novecento (1906) fino al
1986. Il film rievoca i ricordi di un
anziano professore d’italiano, Carlo, in nove flashbacks. Noi guarderemo i primi 4 or 5 episodi che
rappresentano l’infanzia e la gioventù di Carlo e poi le ultime scene quando lo
stesso Carlo è un vedovo in pensione. Il
film comincia con una foto della famiglia scattata al battesimo di Carlo e
finisce con una foto della stessa famiglia alla festa per il compleanno del
protagonista quando compie 80 anni.
Testo tratto dal copione della
scena iniziale
Fonte:
http://www.italica.rai.it/principali/lingua/lessons/l_famiglia_ettore_scola/testo.htm
Questo è il giorno del mio battesimo, festeggiato
nella casa del nuovo quartiere Prati, appena acquistata a riscatto da mio
nonno: tra vent'anni sarà nostra. Nel gruppo in posa per la fotografia di rito,
mio nonno è quello seduto in poltrona e io sono quello infilato nel
porte-enfant. Mi tiene precariamente fra le braccia la piccola Adelina, nipote
della nostra domestica Nunzia che si intravede nel fondo, sulla destra.
-Fermi, fermi!
Questa signora con gli occhi celesti è mia madre.
Prima di sposarsi studiava canto e così la sera non mi fa addormentare con le
solite ninna-nanne, ma con le romanze e con le arie delle opere liriche.
Zia Mellina, zia Margherita e zia Luisa sono
sorelle di mio padre, tutte e tre nubili; e questo è il dottor Giordani, nostro
medico di famiglia, scapolo.
Mio nonno. Professore di lettere all'Università di
Roma. Rigoroso poeta dilettante. Fiero detrattore del Carducci, del quale ama
ripetere: "Il leone repubblicano è
diventato il barboncino della Regina (nota 1)".
- Cosa diventerai? Un genio o un imbecille?
< Quante storie! Diventerà un figlio di Dio.
- Eh, come carriera, un po' modesta.
- Mamma ...
< Ma ti fanno male, ti verrà il mal di pancia,
la febbre, il tifo...
Il ragazzo al quale la nonna sta elencando tutti i
malanni da eccesso di cibo è lo zio Nicolino, fratello di mia madre, che vive a
Macerata ed è in visita per l'occasione.
Il bambino che Adelina tenta di imboccare è mio
cugino Enrico, anche lui venuto a festeggiarmi. Però vive a Roma, è figlio
dello zio Michele e della zia Ersilia, chiamata dalle mie tre zie, chissà
perché, i Fratelli Cairoli (nota
2).
Note
al Testo
1- Giosuè Carducci, il maggior poeta italiano
della fine dell'800, negli anni della gioventù fu un repubblicano convinto, ma
dopo l'unificazione dell'Italia sotto la dinastia dei Savoia abbracciò l'ideale
monarchico.
2-
I fratelli Cairoli erano 5 fratelli di una nobile famiglia del Nord-Italia,
tutti patrioti e combattenti durante il Risorgimento. Il soprannome dato alla
zia Ersilia vuole sottolineare, forse, che la sua personalità e il suo spirito
di sacrificio sono pari a quelle di ben cinque uomini che si sacrificarono in
nome della patria.