MATRIMONIO E FAMIGLIA
I. Rispondi alle domande con frasi complete
1. Per la prima volta nella
storia della Repubblica Italiana è stato nominato un Ministro per la Famiglia, la
toscana Rosy Bindi . Secondo te, cosa dovrebbe fare un Ministro della Famiglia?
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Consapevolezza >f. awareness
|
Mettere al mondo
> to give birth to sb.
|
Celebrare> to celebrate
|
Municipio> town hall
|
Laico> secular
|
Sta a cuore>
to have (st)
at heart
|
Reciproche > reciprocal
|
Mettere su famiglia> to
marry and to set up house
|
Rilievo> importance
|
Pil> Gross
national product
|
Precarietà > f. precariousness
|
Nel giro di pochi anni > in few years
|
Conciliazione> f. conciliation
|
Essere in grado>
to be able to
|
Calo demografico > decrease in births
|
Incoraggi> to encourage
|
Contestualmente> happening at the same time
|
Investa> to invest
|
Tasso> m. rate
|
Asilo nido> child care
|
carente> lacking
|
Tariffe>f. price
|
Consultori familiari> family advisory bureau
|
|
31 Ottobre 2006
Ministro Bindi perché ritiene che tutti
dovrebbero frequentare corsi prematrimoniali, sia che ci si sposi in Chiesa che
si celebrino le nozze in Municipio?
Ritengo che due giovani fidanzati non sempre abbiano la consapevolezza dell’impegno matrimoniale,
soprattutto se decidono di mettere al mondo dei figli. La famiglia è un valore
laico, che sta a cuore a tutte le sensibilità culturali del paese. Penso che sia utile aiutare le giovani coppie a
prepararsi alle reciproche responsabilità, a condividere diritti e doveri, a
capire insieme il valore di una scelta che ha un rilievo pubblico e non solo
privato.
Come il suo Ministero intende aiutare le
coppie che vogliono sposarsi?
Credo che la precarietà del lavoro sia il grande problema su cui dobbiamo intervenire, ma
dobbiamo anche affrontare l’emergenza casa, ripensando le politiche di questi
anni. Mi sembra poi che una
politica di aiuti concreti alla maternità e la conciliazione dei tempi di vita
e di lavoro incoraggi la scelta dei giovani a
metter su famiglia.
Tra le priorità del suo Ministero ha
indicato innanzitutto quello di far nascere più bambini. Come pensa che sia possibile?
Tutte le indagini sul calo
demografico in Italia ci dicono che nascono meno bambini di quelli desiderati.
In altri Paesi dove si è investito almeno il 2 per cento del Pil (da noi solo
l’1), vediamo contestualmente un’alta occupazione femminile e un alto tasso di
natalità, mentre da noi è il contrario: basso tasso di occupazione e basso
tasso di natalità. Mi aspetto che la donna trovi una sua
dimensione lavorativa senza costringerla al dilemma secco “o il lavoro o i
figli”.
In particolare l’Italia è carente di asili
nido, è terzultima in Europa, ultima nel Mezzogiorno per numero di nidi. Come ritiene che si debba
intervenire?
Noi dobbiamo arrivare nel giro di
pochi anni al livello medio europeo di 30 bambini su cento accolti negli asili
nido, rispetto al misero 9 su cui ci assestiamo oggi. Desidero
che il Governo investa risorse economiche moltiplicando l’offerta,
integrando pubblico e privato, ripensando l’organizzazione dei tempi e delle
tariffe. Penso, ad esempio, ad una maggiore flessibilità degli orari per risponder
meglio alle esigenze delle famiglie.
Ministro, lei si sta occupando anche di
adozioni internazionali. Quali sono le principali difficoltà che sta cercando
di superare in questo campo e quali consigli rivolge alle coppie che vogliono
percorrere questa strada?
Spero che si riducano progressivamente i costi e i tempi delle
adozioni. Dare consigli è sempre delicato. Posso
soltanto augurarmi che le famiglie si preparino bene e nello stesso tempo facciano sentire la loro voce quando ritengono che qualcosa non vada
per il verso giusto
Ha parlato della necessità di riforma dei
consultori familiari.
Sono convinta che il consultorio possa
diventare un punto di riferimento, una struttura vicina e amica della famiglia.
Spero che i consultori offrano
diverse figure professionali, dagli psicologi agli educatori, dall’esperto di
diritto di famiglia all’assistente sociale, in grado di operare in equipe per
aiutare i genitori nel percorso di crescita e formazione dei figli, affrontare
i conflitti generazionali e le crisi di coppia, promuovere la coniugalità e la
genitorialià, favorire l’inserimento e l’integrazione delle famiglie immigrate.
Il suo augurio a chi intende sposarsi?
Prima di tutto essere giunti a
questa decisione è già un grande segno di speranza e di progettualità. Auguro loro che siano sereni nel nuovo ruolo che vanno
ad assumere, che non cadano nell’isolamento, che curino ogni giorno, con pazienza e nella
comprensione reciproca, un legame forte, aperto alle sfide della vita.
Camminare insieme è nello stesso tempo un grande dono e un affascinante
impegno.
V. In riferimento all’intervista al Ministro
Bindi, considera se le seguenti affermazioni sono Vere o False
1. È naturale che
i giovani imparino i doveri e i diritti legati al matrimonio durante il
matrimonio stesso. Non si può fare nulla per aiutarli prima del matrimonio.
V F
2. La difficoltà
di sposarsi e mettere al mondo dei figli è anche dovuta all’instabilità del
lavoro.
V F
3. In Italia la
donna spesso deve scegliere tra il lavoro e la famiglia e per questo la
natalità è bassa.
V F
4. Le famiglie
hanno un’ampia scelta tra asili pubblici e privati.
V F
5. Le leggi e la
burocrazia facilitano le adozioni di un bambino fuori dall’Italia.
V F
VI. Rispondi con parole tue alle seguenti domande.
1.Il Ministro
Bindi afferma che il matrimonio ha un “rilievo pubblico e non solo privato”.
Cosa significa?
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2. Quali
potrebbero essere gli aiuti concreti alla maternità?
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3. Qual è la
percentuale italiana di bambini accolti nei nidi? E quella europea?
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4. Che cosa
intende il Ministro quando consiglia ai giovani sposi di non cadere
nell’isolamento? Fai un esempio concreto.
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VII. Nell’intervista hai trovato evidenziati in
rosso i verbi al congiuntivo presente.
Rileggili e compila la seguente tabella
Soggetto frase principale |
Frase principale INDICATIVO PRESENTE |
Soggetto frase secondaria |
Frase secondaria CONGIUNTIVO PRESENTE |
Io |
Ritengo che |
Due giovani
fidanzati |
abbiano |
Io |
Penso che |
Aiutare le
coppie |
sia |
Io |
Credo che |
La precarietà |
sia |
(io) |
Mi sembra che |
Una politica |
incoraggi |
|
Mi aspetto che |
|
|
|
Desidero che |
|
|
|
Spero che |
|
|
|
Posso augurarmi
che |
|
|
|
Ritengono che |
|
|
|
Sono convinta
che |
|
|
|
Spero che |
|
|
|
Auguro che |
|
|
VIII. Ora osserva la tabella e rispondi:
1. Come devono
essere i soggetti della frase
principale e della secondaria? Uguali o
diversi?_____________________________________
2. Quale “parolina”unisce sempre la frase
principale alla secondaria?_______________
3. Quando nella
frase principale c’è un indicativo presente, nella frase secondaria troviamo il
congiuntivo presente se la secondaria:
a. indica
un’azione contemporanea a quella della principale
b. indica
un’azione futura rispetto alla principale
c. in entrambi i
casi
IX. Coniuga i seguenti verbi al Congiuntivo
presente
|
avere |
essere |
trovare |
ridurre |
andare |
potere |
offrire |
cadere |
curare |
io |
abbia |
|
|
|
|
|
|
|
|
tu |
abbia |
|
|
|
|
|
|
|
|
Lui/lei |
abbia |
|
|
|
|
|
|
|
|
noi |
abbiamo |
|
|
|
|
|
|
|
|
voi |
abbiate |
|
|
|
|
|
|
|
|
loro |
abbiano |
|
|
|
|
|
|
|
|
Osservando la tabella, quali osservazioni puoi
fare riguardo alla coniugazione del congiuntivo presente?
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X. Tra gli argomenti affrontati dal Ministro
durante l’intervista, scegli quello che ti sembra più interessante e prova a
darle qualche consiglio su come risolverlo. Scrivi almeno 100 parole. Usa il
congiuntivo presente.
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XI. Con un compagno di classe prepara
un’intervista tra un giornalista ed un operatore nel campo della famiglia ( può
essere un politico, un medico, un prete...)
Usate sia nelle domande che nelle risposte il
congiuntivo presente. Fate almeno 5 domande e 5 risposte.
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