I.
Introduzione
ai dialetti e un piccolo ripasso di geografia
Fonte:
http://www.learnitaly.com/nuova_pagina_3.htm
I dialetti
parlati in Italia possono distinguersi in quattro gruppi principali:
|
i dialetti italiani settentrionali; |
|
i dialetti italiani toscani; |
|
i dialetti centrali; |
|
i dialetti meridionali. |
I dialetti settentrionali si distinguono a loro
volta in tre varietà:
|
gallo-italici, parlati in
Piemonte, Liguria, Lombardia e Emilia e così chiamati perché in queste
regioni abitarono i Galli; |
|
veneti. |
I dialetti toscani si distinguono in:
|
centrale, parlato a Firenze, |
|
occidentale, parlato a
Lucca, Pisa, Livorno; |
|
meridionale, parlato a
Siena e Arezzo. |
I dialetti centrali sono usati nel Lazio
settentrionale, in una parte dell’Umbria e delle Marche.
Per finire, quelli meridionali si distinguono in
due tipologie:
|
napoletana, parlata nel
Lazio meridionale, Abruzzo, Campania, parte della Basilicata e Puglia
settentrionale, |
|
siciliana, parlata nel
Salento, in Calabria e in Sicilia. |
Menzione a parte meritano i dialetti sardi
(Sardegna), i dialetti istriani (coste dell’Istria) e i dialetti ladini Friuli,
Dolomiti
Identifica le regioni d’Italia e i
dialetti che si parlano.
II.
Che
cos’è un dialetto?
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto
Un dialetto (dal greco
διάλεκτος, dialektos) è una varietà linguistica
(o idioma) usata da abitanti di una
particolare area geografica. Il numero di parlanti, e l'area stessa, possono
essere di dimensione arbitraria. Ne consegue che un dialetto per un'area più
ampia può contenere molti sottodialetti, che a loro volta possono contenere
dialetti di aree ancora minori, ecc.
In Italia il termine "dialetto" è usato
- molto impropriamente - per definire qualsiasi lingua romanza parlata in un'area geografica del paese
e che non goda dello status di lingua ufficiale (per es. calabrese, ligure,
napoletano, veneziano etc.). Altre lingue - romanze e non - sono riconosciute
come lingue ufficiali assieme all'italiano in un'area amministrativa (per es.
friulano in Friuli, sardo in Sardegna, catalano ad Alghero, tedesco in Alto
Adige etc.); queste ultime in genere non vengono chiamate "dialetti".
Ovviamente tale distinzione non si basa su nessun
criterio scientifico: sia le prime che le seconde sono lingue e non dialetti dell'italiano,
definizione piuttosto adatta alle varietà regionali non standard (per es.
l'italiano parlato in Lazio o in Campania o in Veneto).
Un dialetto è un sistema completo di
comunicazione verbale (orale o a segni
ma non necessariamente scritto) con un proprio vocabolario o grammatica.
Il concetto di dialetto può essere distinto da:—
Varietà linguistiche quali i dialetti, gli idioletti ed i socioletti possono essere
distinte non solo dal vocabolario e dalla grammatica, ma anche da differenze
nella fonologia (compresa la prosodia). Se le distinzioni sono limitate
alla fonologia, si parla di accento
di una varietà o inflessione anziché varietà o dialetto.
Lo studio dei dialetti, affidato alla
dialettologia, non si limita a confrontare, tuttavia, differenze ed affinità
dei dialetti, ma ne fornisce una precisa classificazione. Inoltre, consente di
definire un quadro più ampio e dettagliato su usi e costumi delle differenti
popolazioni.
Quasi sempre al dialetto fa ricorso la saggezza
popolare per la formulazione dei proverbi - più o meno antichi - i quali, se
particolarmente articolati e impervi nella pronuncia, diventano veri e propri scioglilingua.
Talvolta per risolvere contenziosi di poco conto
è più facile sostenere le proprie ragioni esprimendosi nel gergo locale: non a
caso la parola dialetto condivide la radice con i termini dialogo e dialettica con cui, secondo la filosofia, si analizzano criticamente
argomenti e ipotesi opposte. Quindi, anche il dialetto può essere utile per
praticare la fine arte della diplomazia.
1. Che cos’è un dialetto?
2. Come possiamo definire il concetto del
dialetto?
3. Qual è la differenza fra dialetto e accento?
4. Che cosa significa la parola scioglilingua?
Conosci dei scioglilingua in inglese?
III.
Le
lingue parlate in Italia
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto
Nel territorio odierno della Repubblica Italiana
si parlano non solo lingue romanze,
ma anche lingue germaniche,
lingue slave, il greco e l'albanese. [1]
La lingua ufficiale dello Stato italiano discende
storicamente dal toscano
letterario, il cui uso è iniziato coi grandi scrittori Dante, Petrarca e
Boccaccio
nel 1300, e si è in seguito evoluto
storicamente nella lingua italiana
corrente. La lingua italiana era parlata solo da una piccola minoranza della
popolazione al momento dell'unificazione politica nel Regno d'Italia nel 1861,
ma si è in seguito diffusa, mediante l'istruzione obbligatoria e il contributo
determinante e più recente della televisione di Stato, e ora la netta
maggioranza dei cittadini italiani la parla come lingua madre.
Dal punto di vista degli idiomi locali
preesistenti, ne consegue un processo di logoramento
linguistico in cui le generazioni successive acquisiscono sempre più
caratteristiche italiane - processo accelerato sensibilmente dall'ampia
disponibilità di mass media in
lingua italiana e dalla mobilità della popolazione. Questo tipo di cambiamenti,
unito all'ignoranza ed al mancato riconoscimento ufficiale, porta molti
locutori nativi a considerare il proprio idioma locale come semplice varietà dialettale della lingua italiana, senza
alcuna dignità linguistica. Alcuni idiomi sono considerati in pericolo di
estinzione.
Una parte considerevole dei cittadini italiani
parla altri idiomi oltre alla lingua ufficiale dello Stato; una parte tra
questi parla un idioma diverso dall'italiano come lingua madre. Una minoranza
non trascurabile non conosce l'italiano.
1. Quali scrittori hanno influenzato la scelta
della lingua standard con le loro opere?
2. Quale invenzione ha contribuito alla diffusione
della lingua standard?
3. Quali cambiamenti della società italiana hanno
accelerato la diffusione?
4. Perché alcuni idiomi sono in pericolo di
estinzione?
5. In Italia si parla di solito più di una
‘lingua’?
Fonte: http://www.smpe.it/folklore/mappa.asp
In Italia la lingua uffciale dello Stato è
l'italiano (che è fondamentalmente il dialetto di Firenze) è stata poi
riconosciuta la lingua francese per gli abitanti della Valle d'Aosta (che
parlano come lingua materna il franco-provenzale), e la lingua tedesca per gli
abitanti dell'Alto Adige. Il ladino dolomitico e lo sloveno sono ammessi nelle
scuole dei rispettivi territori.
Quali lingue ufficiali ci sono in Italia?
I dialetti italiani, come si vede dalla cartina,
si dividono in due grandi gruppi:
Trova
sulla mappa il confine che divide i due grandi gruppi dei dialetti.
Tra il primo e il secondo gruppo esistono forti
differenze, tanto che possiamo dividerli con un "confine" abbastanza
netto che va all'incirca da La Spezia a Rimini.
I dialetti che sono a nord di questo "confine" contraggono molto i
suoni delle parole e hanno quindi delle affinità con le lingue parlate ad
occidente (provenzale, spagnolo, francese ecc.).
In questi dialetti, ad esempio, non si pronunciano le consonanti doppie, si
perdono molte vocali e consonanti.
Es.: capello ("cavel, cavei")
Quali lingue influenzano la pronuncia
dei dialetti del nord?
I dialetti che sono a sud di questo "confine" conservano di più i
suoni delle parole; sono conservate le doppie e le altre consonanti e vocali.
Es.: capello ("capille, capiddu")
Qual è una grande differenza della
pronuncia fra i dialletti del nord e del sud?
Il ladino si avvicina sia ai dialetti settentrionali, sia al francese.
Es.: cane ("cian") cavallo ("ciaval")
Il sardo ha invece poche affinità con tutti gli altri ed è l'unico che ha
conservato più fedelmente certi caratteri del latino.
Es.: casa ("domo") tempo ("tempus")
In generale le differenze tra questi gruppi (e
tra i diversi dialetti all'interno dei gruppi) sono di vario tipo.
Sono differenze soprattutto di fonologia (il sistema dei suoni che pronunciamo
per formare le parole) e di lessico (l'insieme di tutte le parole che sono
usate in una lingua): ogni dialetto ha certi suoni che mancano totalmente agli
altri e un buon numero di parole che sono del tutto particolari.
Ma anche nella morfologia (la forma delle parole, che è diversa secondo il
numero e il genere [nei sostantivi e aggettivi] o secondo la persona, il tempo
e il modo [nei verbi]) e nella sintassi (il collegamento delle parole nella
frase) sono frequenti le differenze.
Quali sono le differenze fra i
dialetti?
Nell'ambito dei dialetti settentrionali va detto che quelli gallo-italici sono
così denominati perchè in queste regioni anticamente vi abitarono i Galli.
Si parlano anche nel Canton Ticino (Svizzera) e nel Principato di Monaco. Alcuni
nuclei sono presenti in Basilicata, in Sicilia, ed in Sardegna, nelle isole di
Sant'Antioco e di San Pietro.
I dialetti veneti sono parlati anche in Istria, nella zona di confine tra
Slovenia e Croazia.
Nel sud dell'Istria, nella zona croata si parla una varietà di dialetto veneto
che va sotto il nome di dialetto istriano.
Per ciò che concerne i dialetti centro-meridionali, va detto che anche il
dialetto parlato nella Corsica appartiene a questo gruppo.
Accanto ai dialetti
italiani, ma con molte caratteristiche proprie, si trovano due idiomi:
Perche il
sardo e il ladino sono considerati idiomi e non dialetti?
Altre lingue parlate in Italia:
In Italia sono presenti gruppi di popolazioni che parlano altre otto lingue
materne diverse:
Sei sorpreso/a che si parlino molte lingue e
dialetti in Italia? È così anche negli Stati Uniti? Fa’ un piccolo confronto.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Secondo te, i diversi dialetti rappresentano un
segno della diversità culturale? Spiega.
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________